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SOUND BRANDING:
DISTINGUI IL TUO BRAND CON UN SUONO

TABELLA DEI CONTENUTI

Quando si parla di sound branding la prima cosa che viene in mente sono i loghi sonori. Il sound branding infatti è un’attività che serve a promuovere un prodotto o servizio comunicando al senso dell’udito. Si tratta quindi di creare un suono che si riferisce a un determinato brand e rimane impresso nella memoria del pubblico.

Facciamo un esempio pratico: hai presente lo spot di Netflix dove si vedono persone passeggiare tranquillamente e poi dal nulla dire “Tu-duuun”? Ecco, quel Tudun è esattamente quello di cui stiamo parlando, ovvero un logo sonoro. Infatti il Claim di quella pubblicità era proprio “Quando una grande storia sta per iniziare, lo senti”.

Sono molte le aziende che negli anni hanno sfruttato questa tecnica di marketing, come Nokia, Windows, PlayStation, McDonalds, ma in cosa consiste nello specifico? Ne parliamo in questo articolo.

COS'É IL SOUND BRANDING

L’audio branding o sound branding è una novità per il mercato italiano, nella sua nuova declinazione, ma che all’estero funziona ormai da diverso tempo. 

Si tratta di un’attività commerciale per promuovere un brand non tramite un logo, ma tramite un suono. In questo modo si può intercettare non solo la memoria visiva, ma anche quella uditiva, per distinguersi sempre di più dai propri competitors. La musica e i suoni infatti sono in grado di veicolare le emozioni in modo differente, ma altrettanto efficace, rispetto alle immagini. In un mondo graficamente saturo questa è una soluzione decisamente conveniente. 

Il sound branding si può fare in tre differenti maniere: con tracce musicali di background realizzate ad hoc o canzoni famose e popolari, che sono soluzioni utilizzate da sempre, oppure con il sound logo, il logo sonoro.

Quest’ultimo è una novità in questo campo ed è una naturale evoluzione, con impostazione minimale, dei suoni che si sono sempre usati in pubblicità. Dice nulla la parola “Carosello

sound brand

COME SI CREA UN LOGO SONORO

Quando si parla di sound branding, o più specificamente di un logo sonoro, si parla di un suono semplice, riconoscibile e facilmente memorabile.

Per questo scopo è necessario creare un ambiente acustico di un brand, che non è cosa semplice se si pensa ad esempio rispetto a un logo grafico. Quest’ultimo infatti permette di giocare con le forme, i colori e anche con le parole in certi casi, permettendo un ampio spazio di manovra. 

Ma coi suoni come si fa? 

Bisogna giocare di astuzia e fare uno studio approfondito dell’identità sonora del brand, per capire quali emozioni colpire con quali segnali acustici. 

Per fare questo si può procedere in 5 fasi: 

  • Strategia: si identificano le caratteristiche del brand da da comunicare con il suono.
  • Analisi: si identificano i touchpoint nei quali verrà utilizzato.  
  • Concetto: si creano gli elementi musicali compositivi del logo audio.
  • Test e perfezionamento: per comprendere e migliorare la trasmissione di valori ed emozioni.
  • Implementazione: vengono creati tutti gli adattamenti per i diversi touchpoint.

 

Il processo non si discosta molto da quello utilizzato in grafica, ma tiene conto di diversi fattori, come ad esempio la durata e i touchpoint in cui sarà utilizzato. Inoltre il suono ha caratteristiche diverse dalle immagini: prova a pensare quanto è difficile togliersi dalla testa un motivetto di una pubblicità o un tormentone estivo. Ti è mai capitato con un’immagine? 

Questo succede perché all’interno della mente i suoni vengono registrati diversamente nella memoria e riescono a permanere più a lungo nei ricordi.

PERCHÉ É IMPORTANTE IL SOUND BRANDING?

Secondo delle ricerche il 95% delle persone effettua un acquisto emotivamente, senza ragionare e il sound branding è uno degli strumenti più efficaci per trasmettere emozioni e lavorare nel subconscio della gente.

Inoltre, un logo sonoro può essere riconosciuto in un solo secondo, anche da chi sta ascoltando ma non guardando, si pensi al caso della radio, dove le pubblicità spesso devono trasmettere i valori del brand in pochi secondi mentre l’ascoltatore è impegnato in altre attività.

Il sound branding permette di attirare l’attenzione delle persone. Al giorno d’oggi è molto difficile catturarla, ed è per questo che gli spot televisivi scelgono accuratamente la musica da abbinare al video da trasmettere. Proprio perché il suono riesce a risaltare ciò che gli spettatori vedono. Vista e udito si fondono assieme amplificando l’emozione provata dallo spettatore.

Inoltre come già detto esiste un forte legame tra suono e memoria. Il miglior risultato infatti si ottiene quando lo stesso motivetto o suono è riprodotto in situazioni diverse. In genere, i brand procedono alla creazione di un tema portante (il logo), declinato poi in arrangiamenti differenti, a seconda dei mezzi, dei messaggi e del pubblico da “colpire”. 

E infine, ma non meno importante, il suono permette di scatenare emozioni. Il fatto che le persone associno un determinato marchio ad una determinata sensazione, è la base di partenza per poter comunicare quale sia l’idea alla base del marchio stesso. E di conseguenza quindi i valori fondamentali che contraddistinguono l’azienda.

sound brand

CONSIGLI DA ESPERTI DI MARKETING

Secondo gli ultimi studi condotti dalle neuroscienze il sound branding è destinato a essere sempre più utilizzato nelle campagne pubblicitarie. Questo significa che, se finora è stato uno strumento accessorio, utilizzato solo da alcuni, in un futuro prossimo potremmo vederlo diventare un qualcosa di più importante. Capire questa cosa, secondo gli esperti di marketing, in questo determinato periodo storico, permette di sfruttare un buco che è destinato a colmarsi presto.

Puntare su esperti del suono potrebbe essere una mossa vincente non da poco quindi, perché si sa che chi prima arriva meglio alloggia. Avere un suono di riconoscimento, quando ancora la maggior parte dei competitor non ha capito questa potenzialità, potrebbe essere un vero e proprio asso nella manica.

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