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Digital Publishing: Come funziona l’editoria ai tempi del Web

DIGITAL PUBLISHING:
COME FUNZIONA L'EDITORIA AI TEMPI DEL WEB

Quando si parla di Digital Publishing si fa riferimento non solo ai nuovi formati d’intrattenimento, ma a un nuovo modo di comunicare e trasferire contenuti. I nuovi Media infatti hanno reso tutto immediato, ogni parola scritta online arriva ovunque in pochi secondi.

La tecnologia del resto ha rivoluzionato ogni ambito e ogni settore con nuovi strumenti e un mondo di opportunità. In questo contesto storico l’editoria di certo non è rimasta a guardare, anzi ha cavalcato l’onda ed è riuscita a uscire dalla sua lunga crisi.

Il mondo dell’editoria, in ogni sua espressione, dall’intrattenimento all’informazione, dall’apprendimento alla diffusione del sapere, ha sfruttato le nuove tecnologie facendo rifiorire i vecchi splendori.   

Se stai pensando di entrare a far parte dell’editoria digitale e vuoi capire come funziona il Digital Publishing, in questo articolo troverai tutto ciò che ti occorre. Parleremo di come questo nuovo modo di intendere l’editoria ha cambiato le carte in tavola e di quali sfide si appresta a superare in futuro.

Siamo pronti? Iniziamo.

TABELLA DEI CONTENUTI

COS'È IL DIGITAL PUBLISHING

Il Digital Publishing definisce principalmente due tipi di contenuto decisamente differenti tra loro, sia in termini di produzione, che di produzione. Da una parte troviamo l’informazione, che possiamo chiamare Digital News, e dall’altra gli ebook, gli audiolibri e tutta la filiera che si occupa di narrativa.

Ad uno sguardo inesperto questo potrebbe non sembrare un cambiamento così drastico, l’unica differenza che sembra esserci è il metodo di fruizione. Semplicemente ciò che prima leggevamo su carta, ora lo possiamo trovare in formato digitale.

Questo è anche giusto, ma è solo una parte del cambiamento che il consumo digitale dei contenuti ha portato. L’intrattenimento e l’informazione, che sono le due colonne portanti dell’editoria, hanno subito una trasformazione più radicale, se si guarda con attenzione. Questa evoluzione è figlia di un cambiamento che ha intaccato la natura dei testi e la causa è da ricercare nel modo in cui questi vengono utilizzati.

Chi legge sullo schermo di uno smartphone, infatti, è sottoposto a distrazioni dovute alle notifiche che avvertono di nuovi messaggi, nuove notizie.

Il contenuto del testo, perciò, non può essere la cruda trasposizione di quello che si troverebbe scritto in un libro o in un giornale cartaceo ma deve essere smart.

DIGITAL PUBLISHING: UN PO' DI NUMERI

L’editoria digitale sta vivendo quello che sembra essere il suo periodo aureo, per molti questa tendenza, derivata anche dai blocchi portati dalla pandemia, ma i numeri sembrano smentire.

Secondo quanto riportato dall’Associazione italiana editori, nel 2020 la chiusura delle librerie fisiche in tutta Italia avrebbe inciso nettamente sul crollo delle vendite.

Eppure, il settore ha tenuto recuperando le perdite; in questo successo ha giocato un ruolo fondamentale il mercato dell’editoria online, che nel 2019 rappresentava il 27% delle vendite totali, mentre nel 2020 ha raggiunto quota 44%, mantenendo un trend positivo anche dopo la riapertura delle librerie fisiche. Oltre al canale digitale, hanno avuto successo anche gli ebook e gli audiolibri.

Nel 2020 le vendite di libri cartacei sono aumentate dello 0,3% nel prezzo di copertina, per un totale di 1,43 miliardi di euro.

L’incremento complessivo -pari al 2,4% – è stato trainato dalle vendite di ebook, aumentate del 27% rispetto al 2019 (per un valore di 97 milioni di euro), e di audiolibri, che sono cresciuti del 94%, per un totale di 17,5 milioni di euro.

A questo inoltre si aggiunge anche tutto il comparto dell’informazione, che ha visto nei giornali online una nuova via per resistere al crollo della carta stampata.

Mark Thompson, CEO del New York Times, ha dichiarato: “attualmente il digitale rappresenta circa il 38% del totale dei ricavi, il giornale cartaceo il 62%. Il peso del digitale cresce del 5-6% ogni anno, e tra 3 o 4 anni supererà quello della carta”.

PUBBLICARE UN LIBRO: DIGITAL PUBLISHING O CARTACEO

Se stai pensando di pubblicare un libro la domanda “Ma mi conviene pubblicare in digitale o in cartaceo?” potrebbe coglierti alla sprovvista.

Intanto partiamo dicendo che questa non deve essere per forza una scelta esclusiva, si può benissimo decidere di pubblicare in entrambi i formati. Del resto uno non esclude l’altro e il libro in forma cartacea è un feticcio che difficilmente è destinato a sparire. Parliamo di feticcio non a caso, perché per gli appassionati di lettura il peso, il tatto, il profumo e il suono delle pagine sono imprescindibili.

Ma l’ebook d’altra parte ha dei vantaggi che non vanno assolutamente sottovalutati, soprattutto se si parla di costi. Pubblicare un ebook permetterà di risparmiare sulla produzione, permettendo di vendere il prodotto finito a prezzi decisamente inferiori.

Inoltre sarà più facile distribuirlo sulle varie piattaforme online, rispetto che nelle librerie, dove addirittura rischia di non arrivare affatto.

La verità è che questa decisione non è universale, ma sarà influenzata da diversi fattori, come:

  • Disponibilità economica
  • Metodo di pubblicazione (self publishing o casa editrice)
  • Pubblico di riferimento
  • Scopo del libro
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IL FUTURO DEL DIGITAL PUBLISHING

Difficile credere che in tempi brevi il digitale possa rimpiazzare completamente il cartaceo, tuttavia il Digital Publishing sembra avere le carte in regola per prosperare.

Piattaforme come Audible e Storytel (anche Spotify) registrano dati d’ascolto molto alti, ormai da anni. In effetti, gli audiolibri sono molto “comodi”: si possono ascoltare mentre si fa altro, anche senza connessione, e soprattutto non affaticano gli occhi, un vantaggio enorme per i lettori più incalliti.

Molta della loro fortuna è dovuta anche a un’eccellenza tutta italiana, ovvero i doppiatori. In Italia ci sono voci eccellenti, che stanno contribuendo alla crescita di questo settore.

Un esempio su tutti è la saga di Harry Potter interpretata da Francesco Pannofino.

Anche gli e-book promettono bene: attraenti per i prezzi di copertina decisamente competitivi rispetto al cartaceo, e non solo.

La tecnologia ha deciso tra le altre cose di strizzare l’occhio ai puristi, permettendo di ricreare su schermo l’effetto carta (Kindle Paperwhite).

A questo si aggiunge la leggerezza dei dispositivi e il loro enorme spazio di archiviazione, che consentono di portare ovunque quelli che altrimenti sarebbero pesanti tomi. Quindi possiamo dirlo, il futuro del Digital Publishing sembra essere decisamente positivo, viste queste premesse.

Stai cercando qualcuno che si occupi del Digital Publishing della tua opera? Noi di Sixtyseven possiamo aiutarti. Compila il Form premendo qui e parlaci del tuo progetto, ti ricontatteremo in men che non si dica e lo realizzeremo insieme.

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