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Il podcast: un mezzo fondamentale

IL PODCAST: UN MEZZO FONDAMENTALE NELL'ERA DELL'INFORMAZIONE DIGITALE

TABELLA DEI CONTENUTI

Negli ultimi anni, i podcast hanno conquistato un ruolo sempre più centrale nel panorama dell’intrattenimento digitale, sia in Italia che nel resto del mondo. Inizialmente considerati come una breve tendenza nel vasto mondo del web, i podcast hanno affrontato una fase di apparente oblio in mezzo a giganti come YouTube, Facebook e Spotify.

Tuttavia, lontano dall’essere soppiantati dai video, i podcast hanno sperimentato una rinascita, guadagnando una vasta popolarità tra gli utenti globali e sfidando le stesse piattaforme che sembravano poterli relegare all’oblio. La tendenza si è rivelata addirittura opposta, evidenziata da un aumento significativo nel numero di podcast e ascoltatori.

QUANDO È NATO IL PODCAST

La nascita del termine podcasting risale al 2004, quando il giornalista Ben Hammersley sul The Guardian, scrive un pezzo dal nome Audible Revolution, in cui cerca di definire una nuova tendenza alla trasmissione di file audio in formato MP3 con un palinsesto organizzato, coniando la parola podcast.

Il fenomeno esplode a livello mondiale, tanto che nel 2005 “podcast” viene eletta parola dell’anno dal New Oxford American Dictionary. Intanto Steve Jobs annuncia sui nuovi iPod una funzione specifica per collezionare podcast. Quando nel 2007 presenta l’iPhone, la diffusione di questo mezzo di comunicazione raggiunge il pieno potenziale.

Da quel giorno, questo formato sonoro ha incontrato un pubblico sempre più ampio, fino ad oggi in cui vediamo spuntare quotidianamente nuove trasmissioni piene di contenuti interessanti.

Da allora ad oggi l’interesse verso questo strumento si è mantenuto alto. Uno dei pionieri è Adam Curry, VJ di MTV che negli Stati Uniti fu tra i primi ad essere online con il suo sito personale di podcasting, e per questo motivo venne soprannominato il podfather.

Il termine “podcast” si riferisce a file audio pubblicati regolarmente online, disponibili per lo streaming o il download in vari formati. La loro accessibilità ha contribuito a farli emergere come protagonisti nel settore dell’intrattenimento digitale, con un crescente interesse da parte del pubblico. Nell’ultimo anno solo su Spotify, sono stati aggiunti circa 4.5 milioni di nuovi podcast, segnando un aumento costante.

Vi sono molti strumenti tecnici per la registrazione di un podcast. Uno molto interessante e’ sicuramente il Caster Pro della Rode.

I podcast sono diventati un fenomeno globale, con oltre 6 milioni di podcast disponibili solo su Spotify. Dawn Ostroff, precedente responsabile Content & Advertising della piattaforma di streaming, ora ex,  disse  “I podcast permettono una connessione molto intima con chi li realizza. Il coinvolgimento emotivo è più profondo, e dunque consentono di avere un impatto più significativo per gli inserzionisti. L’impatto dell’audio digitale su Spotify è molto più forte: il 9% in più rispetto alle altre piattaforme di audio digitale, il 23% in più rispetto alla televisione, il 19% in più rispetto alla radio. Abbiamo assistito a un’enorme crescita dei podcast, che ci ha dimostrato che possiamo avere la musica come nucleo centrale ed espanderci su un altro verticale. Il prossimo, anche per l’Italia sarà quello degli audiolibri. Dagli spot in podcast e audiolibri arriverà il 20% del fatturato”.

In Italia, secondo il rapporto di Nielsen per Audible, gli ascoltatori di podcast sono aumentati del 4% nei primi sei mesi del 2021, raggiungendo i 14,5 milioni, rispetto ai 13,9 milioni registrati alla fine del 2020. L’Italia si unisce così alla lista dei paesi che hanno sperimentato una significativa crescita nell’offerta di podcast.

Spotify, ad esempio, ha ampliato il suo catalogo in lingua italiana dell’89% nell’ultimo anno, producendo nuovi titoli su una vasta gamma di argomenti. Questa crescita non riguarda solo l’Italia ma è evidente anche in altri mercati come Taiwan, Colombia, Giappone, Spagna, Perù, India, Turchia, Filippine, Francia, Polonia, Argentina e Olanda.

CHI ASCOLTA I PODCAST?

Le ricerche hanno individuato tre tipologie di ascoltatori. Gli “abituali” sono coloro che amano i podcast e li ascoltano regolarmente, rappresentando un terzo della popolazione intervistata. I “seriali” vivono di podcast, ascoltandoli almeno una volta al giorno ovunque si trovino. Infine, ci sono gli “ascoltatori potenziali”, coloro che non conoscono i podcast o non sanno come ascoltarli.

COME SI MISURA IL SUCCESSO DI UN PODCAST?

Per Spotify conta il numero di persone che ascoltano, la durata dell’ascolto, il gradimento o meno dello show da parte degli inserzionisti, ma c’è una combinazione di parametri che inseriti in una formula permette di determinare il successo di un podcast. Per chi è giovane e pensa a una carriera, lavorare nei podcast oggi è un’opportunità da non perdere. Servono molte competenze diverse, non solo quelle richieste per la radio, bisogna capire le metriche, studiare cosa funziona e cosa non funziona, essere pronti a cambiare tutto in corsa.

Il podcast si è affermato come prodotto-servizio d’ascolto che ha beneficiato maggiormente nel panorama della fruizione dei media grazie al contestuale affermarsi dello streaming online, con il quale condivide una caratteristica vincente, ovvero la comodità.

QUANDO SI ASCOLTA IL PODCAST

Il podcast ha una base di ascolto che avviene soprattutto a casa, ma anche in macchina, sui mezzi di trasporto e camminando. Un grande motivo del successo è sicuramente legata al fatto che lo si ascolta  in modalità multitasking, mentre si sta facendo qualcos’altro, come lavorare, fare le faccende di casa, allenarsi e via dicendo.

Lo smartphone è il dispositivo più usato per ascoltare podcast (72%), anche se una quota di ascoltatori trova occasioni di consumo associabili ad altri dispositivi, come computer (39%), tablet (25%) e nuovi dispositivi digitali come smart speaker (12%), smartwatch (7%) e console (7%).

È un ascolto medio traducibile in circa venti-trenta minuti alla settimana, in costante salita. Un dato che rappresenta una ghiotta possibilità per i siti di informazione che con il podcast possono aumentare il tempo di permanenza sul sito degli utenti.

Il podcast è un format comodo e veloce, che nasce sia dalla voglia di informazione, sia da quella di intrattenimento, di fatto è infotainment al 100 per cento.

Nella stragrande maggioranza dei casi la fruizione è gratuita e il contenuto è la replica di programmi radiofonici , in Italia Radio 24 è da anni molto avanti su questo fronte, e alcuni programmi in particolare possono contare su ascolti veramente importanti, ad esempio i format 2024 e La Zanzara , ma esistono anche podcast più esclusivi, a pagamento, reperibili su piattaforme di ascolto con abbonamenti ad hoc.

Format molto apprezzato è sicuramente Muschio Selvaggio.

CON I PODCAST SI GUADAGNA? SI MONETIZZA?

Con i podcast si guadagna, e la monetizzazione è già una realtà.

Spotify che è la piattaforma per eccellenza, sta facendo passi da gigante per la pubblicità audio, implementando nuove opportunità sia per i creator che per gli inserzionisti, offre un ampio ventaglio di opzioni per la monetizzazione dei podcast, disponibili per i creator che utilizzano i servizi di hosting, come gli abbonamenti podcast – abbonamenti mensili a pagamento che consentono agli ascoltatori di sostenere direttamente i creator in cambio di contenuti bonus o altri vantaggi.

I PODCAST COME VEICOLO PUBBLICITARIO

Ricapitolando i dati salienti del primo trimestre del 2023, pensando agli inserzionisti, la piattaforma Spotify ha raggiunto 515 milioni di utenti attivi mensili (MAU) a livello globale (in crescita del 22 per cento rispetto all’anno precedente), di cui 317 milioni supportati da annunci pubblicitari (in crescita del 26 per cento rispetto all’anno precedente) con un fatturato supportato da annunci pubblicitari in crescita del 17 per cento rispetto all’anno precedente.

In questo senso, l’acquisizione di Megaphone ha rappresentato una delle pietre miliari di Spotify nell’espansione delle possibilità di questo mezzo di comunicazione intimo e senza schermo, con gli inserzionisti pronti a realizzare il pieno potenziale dei podcast.

B2P IL BROADCAST TO PODCAST

Broadcast-to-podcast (B2P) è una tecnologia che offre agli editori radiotelevisivi uno strumento che consente loro di sfruttare i contenuti esistenti per raggiungere e intercettare un pubblico nuovo e più giovane, estendendo al contempo le loro potenzialità di guadagno.

Tutto è nato da Whooshkaa, una piattaforma tecnologica per podcast che consente alle emittenti radiofoniche di trasformare i contenuti audio in contenuti podcast on-demand. Questa tecnologia è disponibile per qualsiasi editore con un account Megaphone Spotify e consente loro di entrare in contatto con un pubblico difficile da raggiungere senza l’on-demand, come ad esempio la generazione Z.

Negli ultimi anni, l’offerta di podcast si è ampliata in modo esponenziale, ce ne sono per tutti i gusti e su quasi tutti gli argomenti, permettendo agli utenti di esplorare e scoprire nuovi programmi, passando da un episodio all’altro, dando loro la possibilità di diventare più consapevoli del tipo di contenuti che amano.

Tuttavia, rimane aperta una sfida importante, ossia la mancanza di conoscenza e la competenza digitale limitata impediscono a molte persone di scoprire e godere appieno del mondo dei podcast. Questa situazione richiede un impegno significativo per sviluppare la competenza digitale come una priorità nelle politiche educative e lavorative, una sfida che deve essere affrontata per consentire una vera esplosione del mondo digitale.

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